1984 “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”

Conoscete il grande fratello? ne avete sentito parlare? La maggior parte di quelli che diranno si si sbagliano, loro conoscono si il grande fratello, ma quello che ci viene propinato dai nostri intasatissimi canali mediatici.
Il Grande Fratello deriva da un romanzo di George Orwell scritto verso il 1948 ma pubblicato solo un anno dopo seguito più di recente da un, pesante ma altrettanto bello, film.
Il romanzo parla di una realtà potenzialmente estranea ai giorni nostri fatta di miseria, povertà, sudiciume e sentimenti repressi. Parla di persone, tante persone, costrette a stare tra le file di una calca generale che definiamo società che li condiziona a tal punto da non essere più liberi di fare nulla pur essendo convinti di farlo.

D'altronde la più grande capacità dell'uomo è quella di adattarsi non solo con l'ambiente che lo circonda a livello fisico ma anche mentalmente, ciò avviene perchè la mente dell'uomo è labile proprio per la quantità enorme di pensieri ed informazioni che la attraversano. Se notate noi siamo bombardati da informazioni inutili e sicuramente poco costruttive. La società ci bombarda con messaggi mediatici di ogni tipo, sicuramente non hai livelli di 1984, ma ormai siamo talmente abituati a questo flusso continuo di eventi e parole che non troviamo più il tempo per riflettere, quindi lasciamo correre.

E' un argomento tanto importante quanto affascinante, nella maggior parte del mondo la gente segue le direttive della società come greggi di pecore, pronte a brucare il primo prato verde che gli viene offerto ed aspettando pazientemente che qualcuno le conduca ad un altro. Alla pecora interessa l'erba, datagli quella non vi sono grossi problemi nell'addomesticarla e sfruttarla, perchè qui parliamo di prospettive che in fin dei conti ci differenziano gli uni dagli altri e ci rendono capaci pensare in modo autonomo ed avere differenti visioni del futuro e del passato.
Il futuro potrà anche essere solo immaginato o pronosticato ma il passato è scritto, fermo, immobile come una fotografia, riportato a noi tramite i canali mediatici, ma come si vede all'interno di "1984" proprio perchè ci affidiamo unicamente a tali canali per ricevere informazioni veniamo colti in fallo poichè non è vero che tutti possono scrivere quello che vogliono, noi scriviamo, parliamo e perfino pensiamo secondo gli standard della nostra società poichè la limitazione sta alla base del nostro modo di vivere.
Il nostro modo di vivere ci induce a tenere un determinato tipo di comportamento, la pena è una punizione...
Noi non siamo più in grado di esprimere giudizi personali ma ripetiamo semplicemente ciò che ascoltiamo che stuzzica il nostro interesse o quella che forse possiamo definire ancora fantasia.
Questa nostra società ci ha spinto ad avere molti più limiti di quelli che avremmo voluto o potuto avere facendosi scudo con le motivazioni più disparate una tra queste, sicuramente la più disdicevole, la guerra.

Personalmente consiglio vivamente la lettura o in alternativa la visione di 1984 ed invito tutti a trovare similitudini tra quella e la nostra realtà riflettendo sul fatto che le verità sono sempre quelle più nascoste.

1 commento:

DarkNet ha detto...

Sempre sulla stessa linea cito il più recente V per vendetta, tratto da un fumetto che si ispira palesemente ad alcune linee guida di '1984'.
A conferma del legame, si può notare che il protagonista nel film '1984', interpreta il despota totalitarista nel film 'V per vendetta'.

Premettendo che ho sempre pensato che Orwell fosse così avanti che a confronto Nostradamus non si fa fatica a definirlo un pazzo delirante... se c'e una cosa che il nostro caro George non aveva previsto, è che per poter controllare la storia non è necessario imporne la propria versione con la violenza, ma basta attuare una campagna di disgregamento dei neuroni di una società civile, bombardata di informazioni frazionate e strumentalizzate, spesso appositamente confuse o poco chiare, così che nel momento in cui il cittadino medio si ritrova davanti a una notizia vera, ma discordante dalla gran massa di cazzate che ha ricevuto, non la riconosce + e prevale la quantità sulla qualità.

Guardate anche V per vendetta e coltivate il sogno segreto di di far saltare tutto in aria!